Saul prima parte - amicizia ec romagna

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Saul re d'Israele – prima parte
(Rav Luciano Meir Caro)

Dobbiamo affrontare il discorso in modo abbastanza sommario su un personaggio a tutto tondo, un personaggio complesso, su Saul che è stato il primo re di Israele con un destino molto complesso e una vita piena soprattutto di problematiche nelle quali per volontà divina è stato proiettato senza che nessuno gli chiedesse il permesso, è una cosa che succede ai grandi uomini. Pensate a Mosè, il quale faceva il pastore, e che a un certo momento gli si presenta il Signore Iddio e gli dice vai dal re d'Egitto a liberare il popolo ebraico e così via,  un qualcosa di analogo anche se in circostanze differenti è capitato a Saul.

Non è facile collocarlo dal punto di vista cronologico, ma noi pensiamo che Saul sia vissuto intorno all'anno mille prima dell'era volgare e il testo biblico come vedremo è molto incerto sul periodo del suo regno perché i testi biblici che parlano di queste cose sono piuttosto incerti e probabilmente guasti. Un testo che non è facilissimo da interpretare dice che avrebbe regnato per due anni ma non sta in piedi questa cosa per tutta una serie di motivazioni. Pare secondo gli studiosi che avrebbe operato nella vita pubblica per circa vent'anni.

PRIMO RE D'ISRAELE. Cerchiamo di collocarlo nella storia biblica, non dimenticate mai quanto io desidero affermare  in queste lezioni o conversazioni che noi facciamo, che i testi biblici anche quelli cosiddetti storici, non sono libri di storia, per cui se qualcuno vuole studiare la storia di un personaggio, la Bibbia è un elemento importante ma non è esaustivo, nel senso che l'autore dei testi biblici si ripromette tutto meno che raccontarci quello che è successo. Quindi non sono libri storici per cui l'autore dei vari libri ci racconta degli episodi che riguardano la vita di qualcuno o le vicende del genere umano, ma con una finalità e questo viene perfino dichiarato, cosa che non viene fatta dagli storici moderni. Sapere come è andata la storia è cosa piuttosto problematica; a seconda dei testi che leggiamo ci facciamo delle idee che molto spesso sono sbagliate su che cosa  è successo esattamente.  

Faccio sempre l'esempio di qualcosa che è successo una manciata di anni fa, forse ricordate la storia dell'aereo di Ustica, no?  Non sto parlando del Medioevo! A un certo momento un aereo civile è stato abbattuto o è caduto nei cieli di Ustica e nessuno sa cosa è successo esattamente, nonostante che ci siano tutti gli strumenti moderni per sapere tutto. Attraverso i satelliti  sanno persino se io alzo questa mano o non la alzo. Lì non si può sapere, si scende nel ridicolo no, perché pensate che a un certo momento  non si sapeva bene se in quei giorni in cui è caduto l'aereo, due tre giorni prima o dopo, era ancorata nel porto di Napoli una portaerei americana e non si sapeva. Non so se avete idea di cosa è una portaerei.
Una portaerei non è una barchettina, è una città galleggiante!. Bene nessuno era in condizione di sapere e chi lo sapeva stava zitto, perché sostenevano che quell'aereo era stato abbattuto da un conflitto aereo che era avvenuto nel Mediterraneo tra, che so io l'America la Francia la Libia, Israele, Israele lo mettono dappertutto. Ma c'era la portaerei?  Allora cosa hanno fatto, al porto pare che non avessero più le tabelle,  le avevan buttate vie, gli Stati Uniti han detto son segreti militari e non diciamo dove sono parcheggiate le nostre portaerei, le nostre navi e allora hanno avuto una idea geniale:  ricorrere a questo artificio.
Pare che a Napoli sia tradizione quando qualcuno si sposa di andare a fare delle fotografie al porto,  non tutti lo fanno ma qualcuno lo fa, allora sono andati da tutti i fotografi ufficiali a vedere quali fotografie avessero fatto quei giorni  per vedere se per caso nello sfondo di qualche foto di due sposi si vedeva una portaerei.
Non so quali risultati hanno ottenuto, chi lo deve sapere sa benissimo che cosa è successo, ma noi non lo sappiamo ancora: era una bomba, è qualcosa che è esploso, è stato abbattuto per errore dai francesi, dagli americani dagli israeliani?  Già pensavano che ci fosse Gheddafi,  insomma una quantità di fantasie  e non sappiamo cosa è successo oggi.  Mi ha raccontato una persona degna di fede che è siciliana che suo figlio lavorava in quei giorni come impiegato tecnico nella centrale NATO dell'Europa del sud, non so dove fosse, forse a Catania,- che a un certo momento sono venuti dei funzionari americani che hanno requisito tutta la documentazione su quello che era stato visto e se la sono portata via e nessuno ha detto: Ma che siete, a casa vostra? Quindi non sappiamo chi era in cielo in quei giorni, cosa  è successo di un qualcosa capitato 30 anni fa, figurarsi cosa sappiamo di cose che sono capitate tremila anni fa no? Per cui non abbiamo l'ardire di pensare di conoscere la storia di Saul leggendo i testi biblici;  nessuno pensava che fosse utile raccontare cosa era successo, ma si raccontano quelle storie che secondo l'autore ci insegnano qualche cosa, cosa possiamo apprendere da quella certa vicenda. Poi che sia andata così o che non sia andata così l'importante  è l'insegnamento che se ne può trarre.  

Hanno sempre un fondo storico ma vi do un esempio di carattere biblico, nel primo capitolo della seconda parte del libro dei Re - dovete sapere che nella nostra Bibbia ebraica i libri sono gli stessi, ma nella tradizione cristiana occidentale il libro dei re è diviso in 4 parti: parte prima, seconda, terza e quarta; nella distinzione che abbiamo noi ebrei viceversa sono gli stessi libri ma sono intitolati Samuele primo, Samuele secondo, re primo e re secondo. Quindi quello che per noi è re secondo, nelle edizioni cristiane è il quarto dei re. Solo questione di organizzarsi dal punto di vista tecnico, come rilegare i libri.

Nel primo capitolo del quarto libro dei re secondo la vostra tradizione si parla di Mohav, i Moabiti, che erano una popolazione che si ribellò contro Israele dopo che era morto il re Acab. I moabiti erano stati assoggettati da un re ebreo e a un certo momento questi moabiti si sono ribellati  e Acab re di Israele si mette a capo di una coalizione di reucci e marciano contro il re di Mohav che aveva osato ribellarsi a una dominazione straniera. Marciano contro, sterminano tutti quelli che ci sono fino a che il re dei Moabiti si rifugia in una città che viene assediata e sta per cadere. Cosa fa questo signore? Si chiama Mesha, citato anche dal testo biblico. Si mette sulle mura della città e ammazza suo figlio. L'esercito assediante costituito da una coalizione di tre piccoli reucci,  rimane allibito, inorridito e si ritirano in buon ordine. Lascia un po' a desiderare questo racconto. Stiamo parlando di mille anni prima dell'era volgare. Che scandalo, ammazza suo figlio! Ce ne andiamo, ci ritiriamo in buon ordine. Questa era la storia così raccontata.

Circa 150 anni fa in Transgiordania è stata ritrovata la famosa stele di Mesha,
uno dei primi documenti che confermano il racconto del testo biblico, lo confermano però dall'altra parte. Questa stele che ha avuto una storia bellissima si trova ora al Louvre. Un grande archeologo è riuscito a decifrarla, è alta circa 2 metri un pietrone grande, scritta in una lingua simile al cuneiforme ma non lo è, è però una lingua semitica quindi una specie di dialetto simile all'ebraico. Appena trovata, questo archeologo, che aveva una certa esperienza di come va la vita, fece subito un calco di gesso perché rimanesse una copia. Perché l'ha fatto? Conosceva i suoi polli! La notte stessa che è stata trovata, è stata rubata da dei beduini e l'hanno fatta saltare in aria con della dinamite, questa era la prassi e poi vendevano i pezzi uno alla volta. Il primo pezzo in offerta speciale e poi mano a mano sempre più cari. Ed è stato riacquistato pezzo per pezzo e riaggiustato. E grazie al calco il tutto è stato ricostruito, adesso sono dei pezzi incollati, era un classico nelle spedizioni archeologiche.

Cosa dice questa stele? Racconta la stessa storia dall'altra parte. E sostiene: io sono Mesha re dei Moabiti, abbiamo subito una invasione da parte del re di Israele con una coalizione che ci ha depredato di tutti i nostri beni eccetera eccetera, dicendo cose in parte vere, ma io grazie al mio dio Chemos, dio nazionale dei Moabiti, siamo riusciti a scuotere il giogo di questi disgraziati di ebrei, ci siamo ribellati e abbiamo sbaragliato questi eserciti. Adesso questa coalizione non esiste più, li abbiamo distrutti tutti. A sentire lui ha distrutto i suoi nemici, a sentire l'altra parte abbiamo conquistato il territorio, l'abbiamo costretto a nascondersi in una città  poi ce ne siamo andati perché non avevamo tempo. La verità sta a metà strada. Non ha distrutto gli ebrei, ha vinto una battaglia e se ne gloria, gli ebrei non dicono siamo stati sconfitti  ma siamo andati via perché inorriditi da un sacrificio umano allo scopo di placare la divinità quando qualcosa andava male. Ci sono molti esempi nel testo biblico: si faceva un sacrificio umano (figlio o persona cara) per placare la divinità perché gelosa di lui.

Esempio di Iefte nostro giudice. Aveva fatto voto sbagliando tutto. Vado a far la guerra e se torno vincitore la prima persona che mi si fa incontro l'ammazzo e lui pensava mi verrà incontro uno schiavo e invece gli va incontro sua figlia.
Ecco quindi è una cosa comune, una prassi comune nell'antico Oriente. Non è che si sono scandalizzati per questo, è che non sono riusciti a vincere questa battaglia.

Chi erano i moabiti?  Erano una popolazione orientale, semiti imparentati con gli ebrei molto da vicino, vengono dalle figlie di Lot nipote di Abramo. Lot salvato da Sodoma, ha avuto un rapporto coniugale con le figlie per mandare avanti il mondo, queste hanno ubriacato il padre  e sono andate a letto con lui e ne sono usciti due fratelli.
Uno Mohav (dal padre) e l'altro Ammon (nato in famiglia). Ironicamente perché era nato dal padre del padre, dal nonno. E l'altro Ammon nato dal popolo, in famiglia. Quando insegnavo a scuola scherzavo sempre con i bambini. Si divertivano da matti: questi due bambini quando si parlavano tra di loro come chiamavano il padre? Perché il padre Lot era per ognuno di questi bambini il padre, ma era il nonno, in quanto padre della madre, ma era anche lo zio.

C'è ancora un riferimento attuale a questa gente. La città di Amman, la capitale della Giordania,  trae il proprio nome da Ammon. Abitavano al di là del Giordano e i loro territori erano stati occupati da alcune tribù. Nostri fratelli e cugini con un rapporto strano. Consanguinei e dall'altra parte popoli sottomessi. Lasciamo stare. Questa storia ce la racconta, ma dall'ottica della Bibbia. Se leggiamo la stele di Mesha, sembrerebbe che non c'è più popolazione in oriente. Mi sembra di leggere i bollettini di guerra della seconda guerra mondiale. Nel ‘44 e ‘45 prendevamo delle legnate, l'esercito tedesco e italiano, ma c'era scritto ogni tanto che il nostro esercito ha fatto una ritirata strategica, vuol dire che si erano ritirati di 600 chilometri.

La storia va vista in questa ottica. Si parte da cose veramente successe ma raccontate con un'ottica del tutto diversa, senza la cognizione di dire una bugia, io voglio che da questo testo impari qualche cosa. Poi che sia andata così o no non è un problema mio.

Il libro precedente al libro di Samuele dice che gli ebrei escono dall'Egitto, entrano nella terra di Israele e danno vita a una specie di Stato per modo di dire confederale nel quale ogni tribù, tribù vuol dire discendenti di ognuno dei figli di Giacobbe, presume che faceva per conto suo, attraverso dei consigli di anziani eccetera  e c'era un rapporto tra queste varie tribù confederate, cioè qualche volta le varie tribù si univano tra di loro, quando c'era un pericolo esterno, qualche volta si ignoravano allegramente, qualche volta  si facevano la guerra. E questa era la situazione. E tutto il libro dei giudici o del  tempo dei giudici, redatto sicuramente qualche decina di anni dopo i fatti, riporta costantemente una frase:
"In quei tempi non c'era un re in Israele e ognuno faceva quello che gli pareva" .  

L'autore sostiene che tutte le malefatte e le cose brutte che capitavano perché non c'era un re in Israele, non c'era un'autorità centrale e quindi ognuno poi faceva quel che voleva. Se ci fosse un re queste cose non sarebbero capitate. E' un monarchico quello che scrive queste cose, probabilmente che vive alla corte di Saul o di Davide quando poi è stato scritto.
Quindi fra il popolo ebraico c'erano due correnti, una che diceva:  se ci fosse un re le cose andrebbero meglio e qualcuno che sosteneva, qualcuno più orientato religiosamente, che sosteneva del re noi non ne abbiamo bisogno, il nostro re è il Padre Eterno. E questa è la situazione.  

Ecco quando si dice RE non pensate al re con una corona,  re vuol dire un'autorità centrale.  Finisce il libro dei  giudici, e si scatena questo problema, cioè il popolo ebraico si divide in due parti. Qualcuno sostiene che ci vuole un re, così non si può andare avanti perché siamo sottoposti a pressioni dei popoli ostili eccetera; se siamo uniti le cose vanno meglio. Ma qualcuno sosteneva  il rappresentante religioso del tempo, il famoso Samuele, un sacerdote il quale sosteneva  dietro queste richieste ma non abbiamo bisogno di un re, un re ce l'abbiamo ed è un re che è al di sopra di tutte le autorità che possono esistere e inoltre dice facevo un discorso molto repubblicano.  Cosa pensate, che il re farà i il vostro interesse? Il re vi metterà un sacco di tasse, di balzelli,  perché dovrà vivere nel lusso dovrete pagare questa persona, vedrete diventiamo tutti schiavi di questa persona che farà il bello e il cattivo tempo.
E noi dovremo ubbidire! Non pensate che risolverà i vostri i vostri problemi, il contrario! E ne porrà degli altri e quindi questo era il punto di vista e quindi siamo nel periodo in cui si discute di questo re. Non tutte le tribù erano d'accordo su uno di questi  punti di vista ma anche all' interno delle tribù si litigava. E poi il secondo problema che nasceva era questo: ammesso che si debba nominare un re, di quale  tribù deve essere espressione?  Tutti dicevano:  
esce dalla mia e chi faceva la voce grossa era la tribù di Giuda.

Giuda che era la più prestigiosa dal punto di vista numerico, diciamo la prima la più grande e quindi lei deve essere espressione della voce e gli altri: Eh!, no avete già abbastanza autorità così! Cosa volete ancora di più? E quindi si discuteva amabilmente di re e di queste cose. A  un certo momento, voglio aprire un'altra parentesi, lasciamo le cose correlate a pregio di questa, che il re e questi libri di cui stiamo parlando e che sono i testi e le fonti dalle quali ricaviamo quel poco che si sa di Saul, sono in contrasto tra di loro, perché chi ha scritto il libro dei Re o di Samuele l'ha scritto rendendosi perfettamente conto che la storia non è univoca.

La storia non è univoca. E nel corso del testo si raccontano delle cose che sono in contraddizione ma chi l' ha scritta non è che l'ha fatto deliberatamente. Cosa ha fatto l'autore? Intendo trascrivere degli episodi avvenuti in quel periodo; circolano oralmente delle tradizioni diverse e io cosa faccio? Ce le metto tutte! Non è importante che siano in contrasto tra di loro, io come storico devo mettere tutte le versioni, poi quella che sia vera io non lo so.

Pensate: faccio un esempio. Voi sapete, lo sappiamo già perché l'avete sicuramente letto, che una delle caratteristiche della vita di Saul è stato il grande conflitto con Davide, perché poi ha preso il suo posto. No, bene il libro di Samuele ci racconta due versioni eccessivamente diverse del primo incontro tra Davide e Saul. Lo dice chiaramente a distanza di tre capitoli. Prima versione. Cosa è successo?
E' successo l'episodio di Golia. C'era il gigante Golia certamente,
c'è un contrasto con il gigante Golia, eroe dei Filistei, e così via questo Golia sfida gli ebrei dicendo: "Perché dobbiamo fare una guerra tra di noi? ". Facciamo una guerra limitata, mandate un vostro eroe che faccia la guerra con me, facciamo una volta, e chi di noi due vince rappresenterà la vittoria di quel popolo sull'altro.
Dice questa cosa perché lui era un gigante forzuto. E sfidava: mandatemi qualcuno a far la guerra contro di me! Lui si riferiva a Saul che era il re, perché era stato scelto tra l'altro perché era aitante bello forte, un bel forzuto, eccetera eccetera. Quindi avrebbe dovuto essere il re ad andare a combattere contro di lui, ma Saul ha fatto orecchie da mercante:  "Non capisco bene quello che ha detto".
Eh, e in questa circostanza Davide che era un ragazzino il quale era andato a portare il mangiare ai suoi fratelli, poiché allora si usava che l' esercito non era come adesso, ma diciamo gli arruolati nell' esercito si portavano il mangiare da casa e Davide era andato a trovare i suoi fratelli che facevano il servizio militare, in questo caso per portargli da mangiare da casa e riportare notizie (avrà portato una lettera di suo padre e cose di questo genere).  
Va a trovare i suoi fratelli e questo ragazzino sente questo Golia che insulta il re  "trovate un eroe che venga a combattere con me",  ma  nessuno parlava. Allora Davide: "Ci vado io, ci vado io!".
"Ma ragazzino lasciaci lavorare!". Davide viceversa va ad ammazzare Golia e vissero felici e contenti.
Ed è questo incontro che ha causato la conoscenza tra Davide e Saul e anche l'inizio della gelosia di Saul perché subito dopo nei festival di Sanremo dell'epoca le donne ebree cantavano delle canzoni che dicevano "Saul è il nostro eroe valoroso che ammazza mille persone per volta" ma "Davide ne ammazza 10.000 per volta" e quindi non era molto contento Saul di queste poesie che circolavano.

L'altra versione: è  successo che Davide si trovava nel campo degli ebrei per essere andato a trovare i fratelli che facevano il servizio militare e perché il padre l' aveva incaricato: "va a vedere come stanno i tuoi fratelli" e andava lì e mentre era lì si era fatto notare perché suonava l'arpa e in quel tempo si erano già manifestate delle turbe psichiche in Saul il quale ogni tanto scattava, andava fuori dai gangheri  eccetera e avevan detto: Ma forse la terapia musicale gli fa bene, ecco. Aspetta che chiamiamo un ragazzino che suona il violino abbastanza bene, ma non è opportuno dire violino, era un' arpa, una cetra forse.

Allora hanno chiamato Davide, "Senti, verresti a suonare per il re?"  "Volentieri".
E' andato a suonare e quindi è stato assoldato da Saul  o impiegato per suonare l'arpa quando quello aveva le sue turbe. Quindi tutto un racconto diverso, non c'entrava niente Golia. L'unica cosa vera è che questo Davide era un ragazzino il quale si trovava nell'esercito non per fare la guerra ma perché era andato a trovare i suoi fratelli. E quindi ci sono queste due versioni.  
La stessa cosa avviene col matrimonio: Davide, a un certo momento, sposa la figlia di Saul. Ma quale figlia?  Una versione dice che ha sposato la figlia che si chiamava Michal,  un'altra che si chiamava Michol,  poi dove l'ha trovata?  Secondo una versione si era innamorato casualmente da conoscenti; secondo la seconda versione  Saul avrebbe detto: Chiunque va a fare la guerra con Golia e vince, - tanto non vince; è troppo forte! -, e io gli do la mia figlia in sposa.  
Da lì  sarebbe andato a fare la guerra  non per senso di eroismo nazionale ma per portarsi all'altare la figlia, beh, ma insomma come l'ha conosciuta? Ma la cosa migliore poi se volete ve la cito perché mi interessa proprio.
Mi interessa darvi  la citazione giusta. Forse non vado fuori tema per capire un po' come sono andate le cose.
Esempio dal libro dei Giudici. C'era stato un tentativo già al tempo dei giudici di fare un re. Gedeone aveva vinto una guerra dimostrandosi forte, era un personaggio straordinario e mezzo delinquente ma simpaticissimo e infatti a Gedeone, dopo aver vinto la sua battaglia,  viene fatta la richiesta "fai  il re";  diventa re con possibilità di trasmettere e di creare una dinastia. Ma lui ha detto "fossi matto" perché voi volete un re per scaricare su di lui tutte le vostre responsabilità. Io non ne voglio sapere!

E se voi guardate uno degli ultimi capitoli del secondo Libro di Samuele e che comincia sta parlando della fine, cioè sta esaurendo la storia di Davide, era la generazione successiva no, il re Davide ha fatto questo ha fatto quell'altro eccetera eccetera; quindi son passati già quarant' anni dopo la morte di Davide  e l'autore del libro dice al capitolo 21  (c'è un elenco)
"questi sono gli eroi che facevano parte dello staff di Davide";  c'è una elencazione di
Persone, delle quali non sappiamo quasi niente, tra queste al capitolo 21 versetto 19 bis: “Ci fu ancora la guerra a Gob e El-Chanan figlio di Iair uccise Golia di Gat”
Non so se è un nome oppure se vuol dire un esperto di tessitori di Betlemme;  percosse Golia di Gat e il legno della sua  lancia era come uno strumento dei tessitori. Golia di Gat era il nome del nostro Golia di Davide.   
E secondo questa versione Golia non è stato ammazzato da Davide, è stato ammazzato da quel tale.
Quindi tutta la storia di Davide che ha ammazzato Golia non era vero niente, era nelle attese della gente.

Cosa vuol dire? Che c'erano due tradizioni, secondo una tradizione un tale, un certo El-Chanan che faceva parte di una confraternita di tessitori, eccetera eccetera è quello che ha ammazzato Golia di Gat e non mi corrisponde.
Gat è una città filistea  e l'ha ammazzato e aveva una lancia grandissima, che era un’arma; non è chiaro se sta parlando della lancia di El-Chanan che ha ammazzato Golia o se era la lancia di Golia. Lui con una lancia grandissima presa dal suo magazzino è andato ad ammazzare Golia oppure questo Golia era armato con una lancia che era più grande di tutti gli strumenti che aveva quell'altro e se è lui che l' ha ammazzato. Dopo una  generazione  è venuta fuori la leggenda, han cominciato a raccontare del gigante Golia, che è stato ammazzato da El-Chanan  che era un eroe dello staff di Davide. Uno lo racconta in un modo, uno in un altro; alla fine è venuto fuori che è stato Davide ad ammazzarlo.

E quindi Davide non c'entrerebbe niente con la morte di Golia, salvo che è stato qualcuno che aveva nel suo staff e che si era distinto nella guerra contro i Filistei. Tutto il contrario di quanto ha raccontato con la storia di Golia.

Cosa fa l'autore? Ci sono due tradizioni che riguardano la lotta tra Davide e Golia. Una riguarda Davide che ammazza Golia, l'altra versione dice che è funzionario di Davide ad ammazzare Golia.

Ce le metto tutte e due non so chi aveva ragione, dov'è la verità. Il fatto è che c'è stato un gigante che era Golia e che è stato ammazzato da un tale e che è considerato questo un atto eroico e ognuno ha raccontato a modo suo. Quindi su un fondamento vero, si ricama sopra. Ecco, vedete? questo voglio dire: che mi spinge a chi do ragione? Do ragione a questo passo qua comunicando non c'entra niente o alla storia di Davide? Quindi non lo sappiamo e non ha  importanza, non vogliamo ricostruire la storia; so che a un certo momento un gigante filisteo  è stato ammazzato da un eroe nazionale nostro. Ecco, questo voglio dire. Allora torniamo indietro.

Allora si fanno seriamente forti queste istanze di nominare un re.
In un primo tempo Samuele non ne vuol sapere, non ne vuole sapere, poi stimolato da Dio che interviene, gli dice: “Senti, cosa fai?  il mio difensore?, ma non  ho bisogno adesso che tu mi difenda! Vogliono un re? Dagli il re!”.  
Dagli il re e viene trovato poi una specie di casualità che forse non è casualità; viene trovato un tale che faceva ... un tale Saul, figlio di un certo Kis che faceva il pastore di asine, il quale a un certo momento aveva perso le sue asine. “Vai in campagna a cercarle!”, ma non riesce a trovarle. Vuoi sapere dove sono andate le tue asine? C'è un certo veggente qua da queste parti; vai da lui ché te lo dirà.
Lui va da questo veggente che gli dice: “Aspettavo proprio uno come te”. L'ha visto: “ Di chi sei? Come ti chiami?”. Era bello eccetera; questo mi pare che sia giusto per fare il re.
E lo unge re, lo nomina segretamente. Quindi  viene nominato re la prima volta clandestinamente e la seconda volta ufficialmente. Ebbene tutto è nato dal fatto che questo tale aveva perso le asine.

La stessa cosa semplicemente, lo stesso racconto non uguale, viene riferito a Davide che diventa re e viene nominato due volte anche lui. Quando Davide è  salito sul trono non è salito sul trono di Israele, ma sul trono della sua tribù, la tribù di Giuda.
E poi, un po' con le buone un po' con le cattive si è fatto riconoscere da tutte le altre tribù.
C'è questa storia: si  raccontava di un antichissimo re che era stato nominato due volte: la prima volta più o meno clandestinamente, la seconda volta no. Qualcuno l' attribuisce a Davide, qualcuno l'attribuisce a Saul. Cosa cambia? Non cambia niente . Ma si raccolgono  delle tradizioni che circolavano e l'autore le mette tutte, perché è un' operazione seria.  


Viene scelta questa persona  per il fatto che era bello aitante eccetera poi anche
per il fatto che apparteneva alla tribù di Beniamino. Beniamino aveva una caratteristica speciale. Quale?  Prima di carattere demografico e secondo di carattere geografico. Demografico nel senso che era la più piccola tribù che c'era, quindi quando si discuteva tra i rappresentanti delle tribù, ognuno diceva: deve essere dalla mia tribù sì/no; deve essere della mia! io sono più grande! sono più bello!, sono la più ricca! Si sono messi d'accordo sulla più piccola in modo che avesse meno autorità il re, così da  essere accettato da tutti e inoltre per la situazione geografica. Beniamino  abitava in un piccolissimo territorio in su, per capirsi nel centro del paese. Attaccato, confinante col territorio della tribù di Giuda che era la più grande tribù, c'era  la più grande e la più piccola, quindi accettato da Giuda  perché erano vicini di casa e anche per punto di vista geografico perché si trovava nello spartiacque tra la parte centrale di Israele e la parte del Nord.  
E c'era un conflitto notevole che risaliva ai tempi di Giacobbe tra Giuda e gli altri fratelli.

Vi ricordate? Giacobbe aveva una caterva di figli di cui il primogenito era Ruben, ma ha perso la primogenitura perché era andato a letto con la moglie di suo padre e quindi ha perso la primogenitura, che è stata data a Giuda e quindi Giuda si riteneva il primogenito di fatto e quindi è questo re che  è stato scelto per la sua prestanza fisica, che si presentava bene e perché era accettato più o meno volentieri da tutte le tribù e si presentava in posizione mediana sia la tribù dalla quale derivava sia lui stesso era un beniaminita e non dimenticate una cosa che la tribù di Beniamino era la più piccola di per sé, ma il libro dei Giudici  terminava con una guerra civile che era avvenuta nella generazione precedente, una grossa guerra tra Beniamino e tutti gli altri coalizzati insieme ed è stata una guerra feroce perché i Beniaminiti abitavano in montagna, erano considerati gente tosta, eroici valorosi eccetera. Era successo non so se ricordate, ne abbiamo parlato quando eravate giovani e innocenti,  era successo che insomma la famosa concubina divisa a pezzi, ricordata ovunque. Rapidamente, si racconta  che a un certo momento un viaggiatore che fa parte del territorio della tribù di Giuda fa il mercante e va verso nord ed entra nel territorio della tribù di Beniamino. Lui in buona fede pensava sono beniaminiti ma sono ebrei come noi.  
E parte, arriva nel territorio della tribù di Beniamino e lui non sapeva che era fidanzato con una concubina non moglie la quale era innamorata di lui e non resisteva dalla nostalgia di lasciarlo andar via e gli corre dietro.
Arriva nel territorio della tribù di Beniamino cerca di andare a dormire da qualche parte, chiede: dove trovo un' osteria un albergo un ostello eccetera? e gli dicono: Qui non accettiamo stranieri.
Quelli di  Giuda,  considerati stranieri! Qui non aspettiamo nessuno, chi ti ha chiamato? Cerca di andare via! Ma come!? Io devo dormire qua! E finalmente un vecchietto lo chiama e gli dice: Vieni qua di sera? Senti, viene a dormire a casa mia, però mi raccomando domattina prima dell' alba smamma, perché qui non si può accettare, non si può dare ospitalità a stranieri, come se fossero dei nemici e lui stupidissimo: Ma come?!, siamo tutti ebrei eccetera eccetera. E va bene. E nel frattempo questa concubina è riuscita a seguire le sue tracce e lui al mattino si sveglia prima dell'alba e apre la porta per andar via e trova la concubina morta.
Ammazzata  alla porta, mentre tentava di aprire la maniglia della porta e qualcuno l'ha
sorpresa e  l'ha ammazzata; una straniera non ha diritto di vivere tra di noi. Lui cosa fa? Da questa cosa è inorridito e prende la concubina  e la taglia in 12 pezzi.  E manda un pezzo a ogni rappresentante delle tribù:  questo sta succedendo in Israele che un ebreo non può andare in un  altro territorio confinante con il suo, ma deve nascondersi e una donna  trovata lì viene ammazzata.
Invia i 12 pezzi per far inorridire la gente, c'è un grande convegno di tutte le tribù che dicono bisogna chiedere ai beniaminiti  di fare giustizia. Ma i beniaminiti rispondono: questi son fatti nostri.
Noi non dobbiamo rendere conto a nessuno!; chi viene nel nostro territorio si deve sottoporre a noi e non accettiamo nessuno, non vogliamo nessuno. Si  decide di fare la guerra.
E le varie tribù fanno la guerra; è una guerra sanguinosa perché i beniaminiti si difendevano bene, oltre che essere in posizione strategica e viene vinta questa guerra non prima di questo fatto: che siccome la coalizione delle 11 tribù non ce la faceva a vincere la più piccola, si decide unanimemente di provvedere alla eliminazione della tribù di Beniamino. E come? d'ora innanzi è proibìto qualunque matrimonio con nessun ebreo; nessun ebreo può sposare una beniaminita! in modo che la tribù si estingua. Hanno sottoscritto tutti quanti.
Poi sapete che dopo le guerre ci si mette sempre d' accordo? e che cosa è successo? che sì, hanno mantenuto il patto, ma l'hanno mantenuto a livello  formale solo. Da allora in poi si è usato per molti decenni che chi voleva sposare la beniaminita  non la sposava ufficialmente con la cerimonia, ma la rapiva e quindi non era dovuto il matrimonio, la rapiva.
Questo ha fatto sì che la tribù di Beniamino sia diventata sempre più piccola, però dopo un po' tutti se ne son dimenticati e ai tempi di Saul invece c'è una espansione sia territoriale sia demografica della tribù di Beniamino.  
Ecco, quindi viene scelto questa signore (Saul) che immediatamente si trova alle prese con una quantità di problemi di vario genere. Uno dei problemi era intanto la guerra con tante popolazioni ostili di cui la principale erano i filistei.  
Che rompevano l'anima fortemente! E un altro problema era quello della sua malattia, che ogni tanto non lo faceva ragionare. Altro problema, che è stato motivo di conflitto, di contrasto con Samuele, quello che l'aveva nominato che è l'autorità religiosa del tempo è che questo Saul qualche volta deliberatamente o non deliberatamente, assumeva delle posizioni di capo religioso.
Nasce da questo  il contrasto tra Chiesa e Stato.
Che cosa ha fatto? Lui ogni tanto organizzava dei culti sacrificali senza parlare con Samuele.
Senza interrogare Samuele e quindi per queste cose si è messo in cattiva luce con Samuele e poi con Davide.
Nell' incontro con Davide,  in qualunque modo sia arrivato, c'era un grosso conflitto, una forma di odio/amore tra i due. Questo Saul perseguita Davide e l' ha condannato a morte praticamente e due volte ha tentato materialmente di ammazzarlo e gli ha scaraventato una lancia contro e quello si è  salvato per un pelo.
E’  una situazione ambigua perché c'era quest'odio di Saul contro  Davide,  ma c'era un amore sviscerato tra Davide e il figlio di Saul Gionata con il quale c'era  una grandissima amicizia e il padre rimproverava il figlio: Ma non sai che ti porta via il trono certamente?  
“Ma papà, non è vero!” eccetera. Quindi un conflitto generazionale eccetera e quindi Davide si dà da fare.
Era un personaggio a tutto tondo e grande amatore, grande poeta, grande furbone e grande  militare. Davide perseguitato da Saul dove va a cercare rifugio? Dai filistei, che erano il nemico giurato degli ebrei allora. Va da  Filistei pensando  io sono un un perseguitato da Saul re degli ebrei.

Davide era un furbone,  si stava preparando al regno. Davide ha capito il problema del Re: in questo momento di autorità politica di Israele il problema sono i Filistei.
Io devo conoscere i miei nemici! Lui ha trovato rifugio dai filistei, si è fatto accogliere, sostenendo che lui andava di notte ad ammazzare gli ebrei e portava il bottino ai filistei.
E viceversa lui andava ad ammazzare altri filistei e cercando di conoscere i loro segreti militari; era  un furbone.
A un certo momento è stato scoperto il suo giochino, ma Davide è riuscito ad uscir anche di qua perché aveva capito una cosa: che c'era in quei tempi un atteggiamento di grande rispetto nei confronti del matto; il pazzo era considerato un qualcosa di sacrale; non gli si può far niente perché il pazzo è animato da spiriti eccezionali, eccetera.
Qui ha recitato quando è stato scoperto. In questo modo lui ha carpito tutti i segreti militari ben sapendo il loro modo di ragionare, come erano schierati, come funzionava, eccetera e si è preparato per il regno.
Non sto a entrare nei dettagli perché dal punto di vista politico Saul ha fatto tante cose importanti.  
Ha cercato di unificare,  ha inventato l' esercito di leva, mentre prima l'esercito era fatto
da tante famiglie che mandavano uno o due figli nell'esercito. Non è riuscito, - non l' ha fatto forse perché non erano i tempi maturi - a inventare una capitale, a sancire una capitale e quindi aveva una sede provvisoria. Ma è stato Davide a farla, perché poi ha capito che la centralizzazione del potere prevede anche la centralizzazione di una città.
Politicamente, economicamente, militarmente  e anche religiosamente. E ha inventato Gerusalemme come capitale politica, culturale e religiosa del suo Popolo.
E’ una persona che vedeva lontano e è un uomo del suo tempo, ma Saul questo non l'ha fatto, non l'ha pensato, oppure non erano i tempi non erano maturi. Sta di fatto che c'è questa persecuzione, che è durata probabilmente vent'anni di Saul nei confronti di Davide con degli alti e bassi, perché ogni tanto gli passava la mania e quindi c'è un grande amore. C'è stata una volta che, almeno racconta il testo, sempre se è da prendere alla lettera, una volta è capitato che Davide era scappato perché era perseguitato dalla polizia di Saul e si trovava nascosto in una grotta. Per combinazione Saul, che guidava quelli che andavano a cercare Davide, sarebbe entrato in questa grotta per far pipì e Davide se l'è trovato di fronte; no di fronte, ma era dietro e poteva ammazzarlo.
Saul era entrato per soddisfare i suoi bisogni corporali e cosa fa? non l'ha ammazzato e ha strappato un pezzo di vestito con la spada e poi successivamente gli ha detto: Potevo ammazzarti, non l' ho fatto, perché io non oserei mai levare la mia mano contro il re di Israele!  Forse pensava a se stesso: quando sarò io re, che non venga qualcuno a farmi fuori!   
Questo lo dico io con cattiveria. E da allora Saul l’ha riconosciuto; baci abbracci figlio mio viene qua poi dopo un po' ha ricominciato. Saul morirà in battaglia contro i filistei, non è chiaro come è morto, se per suicidio o per altro.
C'è una guerra e una grossa battaglia con i Filistei, una battaglia abbastanza decisiva.  Saul e suo figlio che comandavano e sovrintendevano alla battaglia vengono circondati dai Filistei e
Saul si è visto perduto e allora con grande acume anche lui ha chiamato un suo, un suo, come si dice?, scudiero e gli ha detto: Ammazzami, perché non voglio che i Filistei dicano:  Abbiamo ammazzato il re di Israele!
E non è chiaro se questo ha ubbidito e l' ha ammazzato o se è Saul  che si è ammazzato da solo e sta di fatto che non si è fatto ammazzare dai filistei. I filistei  hanno  preso il cadavere  l'hanno smembrato e l'hanno appeso, lui e quello di suo figlio Gionata, il grande amico di Davide, sulle mura della città di Betsan  e gli abitanti di una cittadina vicina su suggerimento di Davide di notte vanno a rapire i cadaveri per dare loro sepoltura come si deve.
E Davide compone una bellissima elegia in loro onore e subito  si dà da fare per diventare re lui.
Viene nominato quasi subito re di Hebron che era la capitale della Regione di
Giudea  della tribù di Giuda e poi dopo sette anni finalmente viene riconosciuto re di tutto Israele, dicevo,  ricorrendo a manovrine politiche anche no, ecco.
Quindi questa è la storia grosso modo di Saul, un re che è riuscito a traghettare il popolo ebraico da una organizzazione tribale a un inizio di autorità centralizzata, ha combattuto molto aspramente con varie popolazioni, qualche volta eroicamente.  
Possiamo dire di lui che forse ha combattuto con tanta gente delle varie, ma non è riuscito a vincere la guerra contro se stesso, cioè  è vero questa infelicità che si portava dietro ma non dimenticate che è stato proiettato a diventare re di un popolo diviso con una  identità molto spiccata delle singole tribù.
A gestire questa cosa e con dei problemi che erano più grandi di lui e comunque non va dimenticato questo  aspetto: è una persona che è vissuta nell' infelicità, quindi il dramma umano di questa persona probabilmente malata. E non è ben chiaro se era malato di per se stesso o se lo è diventato o se questo esaurimento nervoso gli è venuto a seguito delle situazioni in cui si è venuto a trovare.

Saul era un profeta?  E' una bella domanda ma piuttosto ampia.
Profeta è un termine molto generico
I profeti che conosciamo noi è gente designata da Dio per andare a portare determinati messaggi alla popolazione, al re e a chi di dovere.
Ma in quel tempo ancora pre-monarchico, c' era un gruppo di persone che si chiamavano neviim, che erano considerate delle persone un po'  invasate,  che so indovini, eccetera,  delle quali a un certo momento è entrato a far parte persino Saul prima di diventare re. Tanto è vero che poi ne è venuta fuori un' espressione che è diventata idiomatica o proverbiale:  
"Ma come anche Saul è tra i profeti?".
E quindi lui forse aveva questa malattia, l'aveva in quanto convinto di avere delle qualità superiori agli altri. Esisteva proprio questa casta di gente che non sappiamo cosa facesse, ma che erano considerati dalla gente come indovini, consiglieri o una cosa di questo genere, che poi questa cosa è andata morendo e sono rimasti i profeti veri.




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