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Fuit ergo hebraicum ydioma illud quod primi loquentis labia fabricarunt (Dante, De Vulgari Eloquentia I.VI.7)
La lingua ebraica fu dunque quella che le labbra del primo parlante inventarono

Carissimi iscritti e simpatizzanti dell’Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna,
vi mando alcune foto scattate durante la cerimonia in cui mi è stato conferito il Premio Camaldoli 2023 per l’impegno nel favorire il dialogo ebraico-cristiano (XLC Colloquio ebraico-cristiano Camaldoli 2023) dal Presidente della Federazione delle Amicizie Ebraico-Cristiane Marco Cassuto Morselli. Il premio, conferito alla mia persona, è da considerarsi conferito a tutti i componenti dell’Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna.
Nelle foto vedrete oltre a Marco la Professoressa Landi componente del Consiglio della Federazione che mi abbraccia.
Anche il primo promotore e organizzatore dei Colloqui di Camaldoli, Padre Innocenzo Gargano, ha manifestato il suo compiacimento con forti abbracci.
Si sono compiaciute molte altre persone, ebrei e cristiani, di varie città italiane.
Erano presenti anche i miei scolari di ebraico biblico tra i quali, la più giovane, appena iscritta al corso di ebraico biblico, Luana, entusiasta del Colloquio che ha dichiarato unico e sorprendente; in particolare era presente la Dott.ssa Elisa Zanetti di Forlì che dirige il gruppo biblico forlivese e mi rappresenta nelle manifestazioni ebraico-cristiane indette dal Comune e dalla Diocesi di Forlì.
Il Rav Luciano Meir Caro non è venuto ma era presente nelle conferenze da lui tenute sin dalla fondazione dell’Amicizia Ebraico-Cristiana di Forlì, e poi della Romagna. Prossimamente egli terrà sia a Ravenna che a Forlì la conferenza “Tradizioni diverse nel mondo monoteista”.
In attesa di rivederci prossimamente
Cordiali saluti.
Maria Angela Baroncelli Molducci
Riceviamo dalla Prof. Ida Zatelli, della AEC di Firenze, questo appello per la pace contro l'aggressione dell'Ucraina. Lo pubblichiamo in questo sito perché in piena armonia col nostro pensiero e obiettivo primario dell'Associazione Amicizia Ebraico Cristiana.
Comunicato per le Amicizie Ebraico-Cristiane
In questi giorni drammatici segnati dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, dai pesanti bombardamenti che ne sono seguiti, dalle devastazioni sul suolo ucraino e dalla minaccia di una guerra che incombe sull’intero mondo democratico, le coscienze di tutti sono interpellate ed anche le Amicizie Ebraico-Cristiane sono chiamate al doveroso impegno di invocare la pace, che non sia un generico anelito, ma che si traduca in concreto sostegno agli aggrediti di fronte agli aggressori. Non vorremmo ritrovarci come ottant’anni fa, dopo gli accordi di Monaco che consegnarono l’Europa a Hitler, quando Winston Churchill disse che “si era avuto la scelta fra la guerra e il disonore. Si era scelto il disonore e si aveva avuto la guerra”. Come Amicizie Ebraico-Cristiane dobbiamo essere a fianco degli Ucraini, che difendono la loro libertà contro il nazionalismo russo. Appoggiamo e sollecitiamo caldamente qualsiasi tentativo di mediazione e di trattativa, purché gli accordi non si trasformino in un diktat e nella cancellazione dell’indipendenza dell’Ucraina.
Il capo del Cremlino ha parlato di “denazificazione” dell’Ucraina, uno Stato che ha liberamente eletto un presidente ebreo. Le bombe hanno colpito anche il Mausoleo di Babij Yar, dove è riposta la Memoria dello sterminio degli ebrei ucraini. Come Amicizie Ebraico-Cristiane leviamo la nostra voce a sostegno di una pace giusta, della libertà di un intero popolo, dell’incolumità dei nostri valori democratici. Esprimiamo solidarietà anche al popolo russo, che sta subendo i contraccolpi di una politica autoritaria, spesso non voluta e non condivisa.
Ci siano di monito e di conforto le parole di speranza del profeta Isaia 2,4:
“Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo,
Non si eserciteranno più nell’arte della guerra.”

Eventi

In evidenza

Commemorazione della Brigata Ebraica 2022

documento      -       locandina

a cura della
Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia
2020

IL LIBRO DEL QOHELET dalle cinque Meghillot

Sussidio per la XXXII Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei
SAE   AEC Roma   17 gennaio 2021
leggi il sussidio                     locandina dell'incontro


Conferenza tenuta dal Prof. Alexander Rofé il 17 novembre u.s., per l'Università di Firenze, Cattedra di Lingua e Letteratura Ebraica, dedicata a "Il Secondo Isaia e il suo discepolo, il Terzo Isaia"

“E prima che essi invochino, Io avrò già risposto;
mentre ancora parlano, Io avrò dato ascolto” (Isaia 65:24)

XXXI Giornata dell'Ebraismo

13 gennaio Ancona     -      16 gennaio Ravenna


Corso di iconografia  
Ravenna  
15 febbraio - 6 giugno 2020

rav H. P. Chajes  : La lingua ebraica nel cristianesimo primitivo

Prolusione pronunciata il 12 dicembre 1904 dal grande rabbino Hirsch-Perez Chajes per l'inaugurazione del suo corso all'Università di Firenze


Liliana Segre senatore a vita

Ricordo di Liliana Segre a Ravenna nel 1997
(parte prima)      (parte seconda)

Sui recenti episodi di antisemitismo

"Cattolici: alleati, amici, fratelli" Lo storico documento dei rabbini
La notizia
Il documento in italiano

 
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